Lotto No. 360


Jacob Adriaensz. Backer


(Harlingen 1608– Amsterdam 1651)
Giovane in vesti liturgiche (Santo Stefano?), olio su tavola, cm 63,9 x 45,2 , in cornice,

Provenienza: nel 1920 sul mercato dell’arte londinese; asta Bukowskis, Stoccolma, 9 novembre 1966, lotto 127; galleria Scheidwimmer, Monaco di Baviera; asta Sotheby’s, Londra, 9 luglio 1998, lotto 185;

collezione privata renana. Esposizione: “Der große Virtuose - Jacob Backer”, Suermondt-Ludwig-Museum, Aachen, 2009, cat. n. 3.

Bibliografia: K. Bauch, Jacob Adsriaensz. Backer, Berlino 1926, pag. 84, n. 88; W. Sumowski, Die Gemälde der Rembrandt-Schüler, vol. I, Landau 1983, pag. 196, n. 20; cat. “Der große Virtuose - Jacob Backer”, Aachen 2009, catalogo delle opere n. A9.

Il giovane qui ritratto veste gli abiti liturgici da diacono e regge in mano delle pietre appena accennate. Per questo motivo può essere identificato come il protomartire Stefano. Nel catalogo della decisiva mostra di Backer del 2009 si afferma che il nostro dipinto ricorda la concezione delle figure in Rubens, in particolare il suo ciclo di apostoli. Forse apparteneva anch’esso ad un ciclo di dipinti (cfr. il “Vecchio in vesti liturgiche” nell’Eremitage, San Pietroburgo). “Noln è da escludere che il santo Stefano di Backer gli fosse servito come studio o come opera preparatoria. Ma il dipinto potrebbe esser stato inteso anche come opera d’arte a pieno titolo, poiché l’effetto di bozzetto si riallaccia ad una convenzione iconografica ormai consolidata negli anni Trenta del Seicento per le ‘tronie’ autonome”. In merito alla datazione: “Backer eseguì il ritratto a mezza figura probabilmente intorno al 1632/33. Alludono a ciò da un lato lo stile pittorico orientato a Rubens e la concezione figurativa in diretto collegamento con lo stile di Backer del periodo di Leeuwarden. D’altro canto la vicinanza stilistica con il vegliardo di San Pietroburgo, che Backer realizzò come le altre ‘tronie’ secondo il medesimo modello probabilmente nel primo periodo dopo il suo arrivo ad Amsterdam, ci fanno pensare ad un’esecuzione nei primi anni del periodo di Amsterdam. Jacob Adriaensz. Backer fu uno dei più importanti allievi di Rembrandt. L’elevata qualità della sua arte risulta evidente anche nel presente dipinto.

Provenienza: nel 1920 sul mercato dell’arte londinese; asta Bukowskis, Stoccolma, 9 novembre 1966, lotto 127; galleria Scheidwimmer, Monaco di Baviera; asta Sotheby’s, Londra, 9 luglio 1998, lotto 185; collezione privata renana. Esposizione: “Der gr

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

old.masters@dorotheum.com

13.10.2010 - 18:00

Stima:
EUR 50.000,- a EUR 60.000,-

Jacob Adriaensz. Backer


(Harlingen 1608– Amsterdam 1651)
Giovane in vesti liturgiche (Santo Stefano?), olio su tavola, cm 63,9 x 45,2 , in cornice,

Provenienza: nel 1920 sul mercato dell’arte londinese; asta Bukowskis, Stoccolma, 9 novembre 1966, lotto 127; galleria Scheidwimmer, Monaco di Baviera; asta Sotheby’s, Londra, 9 luglio 1998, lotto 185;

collezione privata renana. Esposizione: “Der große Virtuose - Jacob Backer”, Suermondt-Ludwig-Museum, Aachen, 2009, cat. n. 3.

Bibliografia: K. Bauch, Jacob Adsriaensz. Backer, Berlino 1926, pag. 84, n. 88; W. Sumowski, Die Gemälde der Rembrandt-Schüler, vol. I, Landau 1983, pag. 196, n. 20; cat. “Der große Virtuose - Jacob Backer”, Aachen 2009, catalogo delle opere n. A9.

Il giovane qui ritratto veste gli abiti liturgici da diacono e regge in mano delle pietre appena accennate. Per questo motivo può essere identificato come il protomartire Stefano. Nel catalogo della decisiva mostra di Backer del 2009 si afferma che il nostro dipinto ricorda la concezione delle figure in Rubens, in particolare il suo ciclo di apostoli. Forse apparteneva anch’esso ad un ciclo di dipinti (cfr. il “Vecchio in vesti liturgiche” nell’Eremitage, San Pietroburgo). “Noln è da escludere che il santo Stefano di Backer gli fosse servito come studio o come opera preparatoria. Ma il dipinto potrebbe esser stato inteso anche come opera d’arte a pieno titolo, poiché l’effetto di bozzetto si riallaccia ad una convenzione iconografica ormai consolidata negli anni Trenta del Seicento per le ‘tronie’ autonome”. In merito alla datazione: “Backer eseguì il ritratto a mezza figura probabilmente intorno al 1632/33. Alludono a ciò da un lato lo stile pittorico orientato a Rubens e la concezione figurativa in diretto collegamento con lo stile di Backer del periodo di Leeuwarden. D’altro canto la vicinanza stilistica con il vegliardo di San Pietroburgo, che Backer realizzò come le altre ‘tronie’ secondo il medesimo modello probabilmente nel primo periodo dopo il suo arrivo ad Amsterdam, ci fanno pensare ad un’esecuzione nei primi anni del periodo di Amsterdam. Jacob Adriaensz. Backer fu uno dei più importanti allievi di Rembrandt. L’elevata qualità della sua arte risulta evidente anche nel presente dipinto.

Provenienza: nel 1920 sul mercato dell’arte londinese; asta Bukowskis, Stoccolma, 9 novembre 1966, lotto 127; galleria Scheidwimmer, Monaco di Baviera; asta Sotheby’s, Londra, 9 luglio 1998, lotto 185; collezione privata renana. Esposizione: “Der gr

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 13.10.2010 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 02.10. - 13.10.2010

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